A 7 km  potete visitare Petralia Soprana

La cittadina è inclusa nel circuito dei borghi più belli d'Italia ed è stata proclamata "Borgo dei borghi 2018.

 E' interamente compresa nel Parco delle Madonie, 40mila ettari di natura protetta in territorio per lo più montano, dove campi coltivati si alternano a pascoli e, solo in minima parte, alla macchia mediterranea. Ben 32 sono i borghi abitati da contadini da cui provengono latte, formaggi, carni, frutta e verdure.

Castello di Gangi
Castello di Gangi

Le escursioni in zona:  da non rinunciare la visita alla città di Gangi e Polizzi Generosa, alla scoperta delle opere dei Gagini furono una famiglia di architetti e scultori (secoli XV e XVI) nei quattro comuni di Gangi (Borgo dei borghi 2014), Geraci Siculo, Petralia Soprana (Borgo dei borghi 2018) e Petralia Sottana. Nella Sicilia aragonese, e in particolare nelle Madonie, questi scultori hanno lasciato capolavori che è bello andare a cercare tra i vicoli e le strade di questi borghi.
Utilizzato come set per il film “La fame e la sete” di Antonio Albanese, Petralia Soprana conserva antichi riti e tradizioni, e un centro storico quasi intatto.

 

Isnello. Gal Hassin, un grande parco astronomico vero e proprio polo didattico divulgativo.  Aperto al pubblico e alle scuole, dotato di un planetario digitale con una cupola di 10 metri di diametro; di una terrazza osservativa, con copertura mobile, dove sono montati 12 strumenti di osservazione, un radiotelescopio con parabola di 2,3 metri, un laboratorio astronomico all’aperto con orologi solari di vario tipo (Cerchio d’Ipparco, Plinto di Tolomeo, Rosa dei venti, Exhibit), un mappamondo monumentale con supporto ed asse di rotazione, un laboratorio solare in cui, tramite un eliostato, potrà essere proiettato su uno schermo il disco solare in tempo reale per la sua analisi. 
 Il polo astronomico permetterà un’immersione a 360 gradi nel mondo dell’astronomia, anche (e soprattutto) per i non esperti.

A pochi kilometri si può visitare Castelbuono un comune di vetuste memorie, le radici storiche si questa località risalgono in ultima analisi al Neolitico, ma le testimonianze della sua storia ci riconducono alla dominazione bizantina e poi a quella araba e normanna. Se infatti Castelbuono sorge sulle vestigia del casale bizantino d'Ypsigro, eretto sul colle S.Pietro, tracce dei conquistatori musulmani sono state riconosciute attraverso scavi archeologici in una necropoli, mentre sembra che la chiesa Madre fosse un tempo adibita a moschea, un Castello dei Ventimiglia eretto nel 1316 dal Conte Francesco Ventimiglia.


Nota: I campi con l'asterisco sono richiesti